Centinaia di persone si sono radunate davanti al palazzo presidenziale a Budapest per celebrare le dimissioni della presidente Novák, finita nella bufera per aver graziato un uomo coinvolto in un caso di abusi su minori
Centinaia di manifestanti si sono riuniti sabato sera presso il palazzo presidenziale di Budapest per celebrare le dimissioni di Katalin Novák, arrivate in seguito allo scandalo della libertà condizionata concessa a una persona coinvolta in un caso di abusi su minori. I manifestanti si dicono "contenti" delle dimissioni della presidente. Ma allo stesso tempo, ritengono che l'intera vicenda sia resa possibile dal sistema creato dal primo ministro Viktor Orbán e che quindi, secondo loro, le dimissioni non siano sufficienti a porre fine alla vicenda.
Novák è un'alleata di Orban e fa parte del suo partito Fidezs. I manifestanti temono che un altro membro del partito venga eletto nuovo presidente.
Perché Novák si è dimessa
Prima donna ungherese a ricoprire la carica di presidente, Katalin Novák, 46 anni, si è dimessa sabato in seguito a uno scandalo relativo ad abusi sessuali su minori. Si è scoperto che nell'aprile 2023, durante la visita di Papa Francesco in Ungheria, ha graziato venti detenuti. Tra questi è risultato esserci un uomo condannato per aver nascosto abusi sessuali su minori in un istituto per bambini gestito dallo Stato. Novák ha ammesso che si è trattato di "un errore". A peggiorare le cose, all'epoca dei fatti la ormai ex presidente era ministra per la Famiglia.
Varga rinuncia alla vita pubblica
Pochi minuti dopo Novák, la ex ministra della Giustizia Judit Varga ha dichiarato che si dimetterà "dalla vita pubblica". Varga ricopriva il suo incarico ministeriale proprio al momento della grazia ed era stata lei a firmarla. Da allora ha lasciato il governo, ma era considerata una delle figure chiave del Fidezs per guidare il partito alle prossime elezioni europee.