Alisher Kasimov, cittadino russo originario del Kirghizistan, è accusato di aver partecipato all'attentato per aver affittato il suo appartmento a uno dei tagiki presunti esecutori materiali dell'attacco. Rimarrà in custodia cautelare
Il Tribunale di Mosca ha respinto l'appello contro la custodia cautelare di Alisher Kasimov, uno degli uomini arrestati perché sospettati di aver partecipato a vario titolo all'attentato alla sala concerti Crocus city hall di Mosca il 22 marzo scorso. Rimarrà in carcere.
Kasimov, originario del Kirghizistan ma cittadino russo, è accusato di aver affittato un appartamento a uno dei quattro uomini tagiki che si presume abbiano compiuto materialmente l'attacco. Kasimov si è difeso dicendo di essere all'oscuro dell'identità del suo affittuario o di cosa stesse progettando.
Il 22 marzo quattro uomini armati hanno fatto irruzione nella sala concerti alla periferia della capitale russa uccidendo almeno 145 persone e ferendone 551: la peggiore perdita di vite civili in Russia dall'assedio della scuola di Beslan nel 2004. L'Isis-K, un ramo locale dello Stato Islamico, ha rivendicato la responsabilità dell'attacco.