EventsEventi
Loader

Find Us

FlipboardLinkedin
Apple storeGoogle Play store
PUBBLICITÀ

Milano, violenze e torture su minori al carcere Cesare Beccaria: 13 agenti arrestati

Prigione
Prigione Diritti d'autore Natacha Pisarenko/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Natacha Pisarenko/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Ilaria Cicinelli
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

È stata disposta la custodia cautelare per 13 agenti dell'istituto minorile e la sospensione dal servizio per altri otto, dopo l'inchiesta che ha fatto emergere le violenze e le torture ai danni di alcuni minori detenuti. Gli agenti sono accusati di omissione per aver coperto un abuso sessuale

PUBBLICITÀ

Diversi agenti della polizia penitenziaria sono stati arrestati per violenze e maltrattamenti su minori avvenute all'interno dell'Istituto penale minorile "Cesare Beccaria" di Milano. 

Un'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa nei confronti di 13 agenti della Polizia Penitenziaria, dodici dei quali tuttora in servizio presso l'Istituto. Per altri otto agenti, tutti in servizio all'epoca dei fatti, è in corso da parte della Polizia di Stato e della Penitenziaria la sospensione dall'esercizio di pubblici uffici. 

Le "presunte vittime sono una dozzina, gli episodi contestati sono di natura fisica e verbale, con aggressioni e reazioni di inaudita violenza. Il numero di autori è elevato, spesso con persone che non sono in servizio e intervengono in ausilio delle altre". Lo ha detto la pm di Milano Rosaria Stagnaro in una conferenza stampa in merito all'inchiesta. Il procuratore Marcello Viola ha aggiunto che i ragazzi sapevano di poter essere picchiati in qualsiasi momento e avevano paura a denunciare per timore degli insabbiamenti.  Ventuno gli agenti coinvolti su circa cinquanta che lavorano nella struttura.

Oltre alle torture tra i presunti reati omissione legata a una tentata violenza sessuale

I reati a vario titolo contestati dalla Procura, a partire almeno dal 2022, sono maltrattamenti, concorso in tortura, e anche tentata violenza sessuale. Violenze "reiterate nel tempo nei confronti di diversi detenuti di età minore, maltrattamenti in danno di minori, anche mediante omissione, aggravati dalla minorata difesa e dall'abuso di potere; concorso nel reato di tortura, anche mediante omissione, aggravato dall'abuso di potere del pubblico ufficiale, nonché dalla circostanza di aver commesso il fatto in danno di minori; concorso nel reato di lesioni in danno di minori, anche mediante omissione, aggravate dai motivi abietti e futili, dalla minorata difesa e dall'abuso di potere; concorso nel reato di falso ideologico e infine una tentata violenza sessuale a opera di un agente nei confronti di un detenuto", si legge in una nota della Procura di Milano. 

A dare una spinta all'inchiesta oltre alle presunte omissioni sulle violenze subite da un giovane di 17 anni nell'agosto del 2022, alcune segnalazioni pervenute all'autorità giudiziaria anche attraverso il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del comune di Milano, Francesco Maisto. Ci sono segnalazioni anche di psicologi, in particolare di una psicologa del Centro giustizia minorile, e di madri di minori detenuti.

 L'indagine è stata sviluppata attraverso "servizi tecnici di intercettazione e acquisizione di telecamere interne all'istituto". L'inchiesta della Polizia e della Penitenziaria è stata coordinata da Stagnaro e le misure cautelari disposte nei confronti degli altri otto sono state disposte su ordinanza del gip Stefania Donadeo. 

Le omissioni degli agenti sulle violenze a un detenuto di 17 anni

Le torture ai danni del ragazzo di 17 anni lo scorso marzo hanno portato alla condanna con rito abbreviato a otto anni per un ragazzo ivoriano di 19 anni, Gnagne Lath, detto "Nesco", che aveva già un precedente per tortura alle spalle ed era già stato arrestato in passato in un'inchiesta sulla crew dei trapper Simba La Rue e Baby Gang. 

L'episodio di violenza in questione, tra i più gravi avvenuti all'interno dell'istituto carcerario minorile, è  avvenuto il 7 agosto 2022, quando l'ivoriano era da pochi giorni diventato maggiorenne. 

Quella sera "avvicendandosi nella sorveglianza della porta della cella, dopo aver sorpreso la vittima nel sonno durante il cambio turno del personale penitenziario, i tre avrebbero sottoposto il 17enne a una serie di abusi sessuali, con morsi e anche una sigaretta spenta sul volto". Lath è stato arrestato nel dicembre 2022 e condannato il 7 marzo scorso per tortura, violenza sessuale di gruppo e lesioni che, insieme a due minori, inflisse al 17enne in questione. Nel corso del processo al 19enne sono emerse "crudeltà" gravi "e reiterate violenze" e un "trattamento inumano e degradante". 

Il gup Cristian Mariani aveva già riferito nel corso del processo di una possibile manovra di depistaggio, con il fine di rimuovere i sospetti di omesso controllo da parte degli agenti di turno la notte dei fatti. Ora la nuova inchiesta ha fatto emergere come alcuni agenti non sarebbero intervenuti per bloccare le violenze e avrebbero addirittura ripulito un oggetto usato nelle torture per nascondere ciò che era avvenuto.

Il sindaco Sala: "'Istituto penale "Beccaria" abbandonato per anni"

"Su quello che è successo al carcere minorile Beccaria di Milano non posso ancora esprimere giudizi precisi. Però un giudizio più generico lo esprimo, cioè che il Beccaria é stato abbandonato per anni e anni, senza una direzione",  ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

"Apprendiamo sgomenti dei terribili fatti che sarebbero accaduti nel carcere minorile Beccaria e dei gravissimi capi di accusa, tra cui anche tentata violenza sessuale e tortura. Ci aspettiamo che il ministro Nordio riferisca al più presto in Parlamento" ha dichiarato il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Giustizia della Camera Devis Dori.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Migranti, alle isole Canarie arrivano sempre più minori non accompagnati: si moltiplicano i centri

Vaticano, due ex suore raccontano i presunti abusi subiti da Marko Rupnik

Ungheria, scandalo abusi sessuali: chieste le dimissioni del premier Orbán