Israele "procede" sull'offensiva a Rafah. Uno dei negoziatori di Hamas, Khalil al-Hayya, parla di scioglimento dell'ala militare in cambio di Stato palestinese. Salgono ad almeno 324 i cadaveri nella fossa comune di Khan Younis
I piani per l'offensiva su Rafah "stanno procedendo" e il primo obiettivo sono "quattro battaglioni di Hamas" presenti in città, ha fatto sapere il portavoce del governo israeliano David Mencer.
Nei mesi passati, questa zona nell'estremo sud di Gaza era stata considerata "sicura", al punto da accogliere la maggior parte dei 2,3 milioni di palestinesi di Gaza sfollata da altre parti della Striscia. Israele ha tuttavia bombardato spesso l'area, l'ultima volta giovedì mattina con cinque morti, secondo l'agenzia palestinese Wafa.
Oltre trecento i corpi recuperati nella fossa comune di Khan Younis
La protezione civile palestinese ha ritrovato altri cadaveri all'interno della fossa comune scoperta nel cortile dell'ospedale Nasser di Khan Younis, inclusi quelli di donne e anziani.
Israele ha negato che tra i 324 corpi (che secondo la Cnn sono 344) vi siano palestinesi fatti prigionieri e poi uccisi durante l'occupazione dell'ospedale a febbraio, questo a seguito di testimonianze di cadaveri con le mani legate. L'Onu e l'Unione europea hanno chiesto un'indagine indipendente.
Un alto funzionario di Hamas Khalil al-Hayya ha dichiarato, in un'intervista pubblicata giovedì dall'Associated Press, che il gruppo è disposto ad accettare una tregua di cinque anni o più con Israele e che fermerà la lotta armata se verrà istituito uno Stato palestinese indipendente lungo i confini precedenti al 1967.
Israele parla di 468 camion a Gaza in un giorno, Onu contesta
Israele ha comunicato di avere inviato martedì scorso 468 camion di aiuti, una delle più consistenti consegne umanitarie finora nella guerra.
Le Nazioni Unite e la Croce Rossa sostengono tuttavia che i mezzi non fossero a pieno carico a causa delle ispezioni e delle regole di sicurezza imposte da Israele sui beni destinati a Gaza.
"L'infrastruttura sanitaria locale è stata spazzata via", denuncia la coordinatrice umanitaria dell'Onu per Gaza, Sigrid Kaag, "con l'estate in arrivo e l'aumento delle temperature, c'è la minaccia che malattie contagiose si diffondano nella Striscia".