L'aggressore, 36 anni, ha accoltellato i passanti con una spada giapponese simile a una sciabola. I feriti più gravi sono due agenti di polizia. Gli inquirenti hanno escluso la pista del terrorismo e stanno indagando sull'uomo per capire se ha una storia di disturbi mentali
Un ragazzo di 13 anni è morto dopo essere stato attaccato da un uomo armato di katana, una spada giapponese simile a una sciabola, nella periferia orientale di Londra, nella prima mattinata di martedì.
Il giovane è morto per le ferite riportate poco dopo essere stato portato in ospedale. Sono rimaste ferite altre quattro persone, tra cui due agenti di polizia che sarebbero in gravi condizioni ma non in pericolo di vita.
Secondo quanto riferito dai testimoni e dalla polizia londinese l'uomo, 36 anni, ha attaccato i passanti all'interno e nei dintorni di una stazione della metropolitana di Hainault, un quartiere del borgo londinese di Redbridge, per circa 20 minuti prima delle 7 del mattino.
L'aggressore è stato arrestato dalla polizia che era giunta sul posto dopo una segnalazione "di un veicolo che stava entrando in una casa" a Thurlow Gardens, poco lontano dal luogo dell'attacco. L'uomo, infatti, sarebbe stato alla guida di un furgoncino nero, rinvenuto visibilmente danneggiato, prima di scendere dal veicolo e iniziare ad accoltellare le persone, apparentemente a caso.
La polizia sta indagando per verificare se il sospettato abbia una storia di disturbi mentali. Per il momento è stata esclusa la pista del terrorismo e la presenza di complici. La fermata della metropolitana è stata chiusa e i mezzi pubblici sono stati deviati per lasciare libera l'area.
Le testimonianze dei residenti
Diversi residenti della strada dove il sospettato ha abbandonato il veicolo hanno assistito ai suoi spostamenti dalla finestra di casa. Come riporta il Guardian, una donna ha raccontato di aver visto l'uomo davanti a casa sua, accanto a un cadavere, che brandiva la katana di fronte a due agenti di polizia disarmati e a un'ambulanza.
"Brandiva la spada cercando di attaccare la polizia, ma poi gli hanno spruzzato lo spray e lui è scappato", ha raccontato. "Gridava alla polizia e all'ambulanza: 'Credete in Dio?'. Eravamo molto spaventati e cercavamo di nasconderci e di non farci vedere dalla finestra, perché era proprio accanto alla nostra casa”.
Un altro testimone ha raccontato di aver sentito delle grida prima di vedere un uomo vestito di giallo che saltava alcune recinzioni intorno alle 7 del mattino. “Ho sentito urlare. Le grida sembravano quelle della polizia, come quando ordinano a qualcuno di fermarsi, di inginocchiarsi o altro. Era come: 'Fermati dove sei, mettilo giù, mettilo giù'".
“Ho guardato fuori dalla finestra sul retro perché il rumore proveniva da lì, e ho visto un tizio vestito di giallo che saltava alcune recinzioni... Poi è andato in un vicolo come se stesse tornando in strada. E ho visto un poliziotto e una poliziotta che lo inseguivano e gli gridavano di smetterla”, ha aggiunto il testimone.
Le reazioni della politica
Il primo ministro Rishi Sunak ha dichiarato: "Questo è un incidente scioccante. I miei pensieri sono rivolti alle persone colpite e alle loro famiglie. Vorrei ringraziare i servizi di emergenza per la loro costante risposta e rendere omaggio allo straordinario coraggio dimostrato dalla polizia sul posto. Una simile violenza non ha posto nelle nostre strade".
Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha condiviso un comunicato su X in cui si è detto "assolutamente devastato" dalla notizia. "Rimango in costante contatto con il commissario. Un uomo è stato arrestato e l'area è stata messa in sicurezza. La polizia non sta cercando nessun altro in relazione a questo incidente. Ci saranno ulteriori pattuglie di rassicurazione nella zona. Gli agenti di polizia e i servizi di emergenza hanno mostrato il meglio della nostra città: correre verso il pericolo per proteggere gli altri e li ringrazio di cuore", si legge nel post.
Sia Khan che il Segretario agli Interni James Cleverly hanno invitato le persone a "non fare speculazioni o condividere filmati online e a fornire informazioni pertinenti alla polizia”.