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"Il Green Deal deve sopravvivere a queste elezioni europee": l'intervista alla capolista dei Verdi

"Il Green Deal deve sopravvivere a queste elezioni europee": l'intervista alla capolista dei Verdi
Diritti d'autore euronews
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Di Gregoire Lory
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I Verdi rischiano di perdere fino a venti seggi alle prossime elezioni europee, ma la capofila Reintke spera di convincere gli elettori a continuare le battaglie ambientali.

Sono stati tra i vincitori alle ultime europee ma questa volta potrebbe andare diversamente. I Verdi si presentano a queste elezioni con una spinta green che a Bruxelles sembra esaurirsi, soffocata dal carovita che non lascia spazio agli investimenti.

Il giornalista di Euronews Grégoire Lory ha intervistato la presidente del gruppo dei Verdi al parlamento europeo Terry Reintke, per The Global Conversation.

"Autosufficienza energetica é  anche sicurezza dalle autocrazie"

"La battaglia per la neutralità climatica è nell’interesse di tutti", dice Reintke, "l’Europa è il continente che si sta riscaldando piu’ velocemente di tutti. Allo stesso tempo, vogliamo  dare forma ad una transizione ecologica che sia giusta ed equa, perché ovviamente la giustizia sociale é al centro del nostro programma."

Un interesse non solo ambientale ma anche geopolitico.

"Il Green Deal e la questione della sicurezza in Europa sono due facce della stessa medaglia. Di fatto, e in particolare per una che viene dalla Germania, si può vedere che ci siamo resi vulnerabili in termini di sicurezza perché eravamo troppo dipendenti dalle importazioni di combustibili fossili, quindi da Vladimir Putin. La strada da percorrere è avere energia che arriva dal sole, dal vento, avere un’economia circolare sostenibile ed essere autosufficienti".

"Cambiamo il modo in cui diamo i sussidi agli agricoltori"

Le riforme ambientaliste dell'Unione Europea negli ultimi mesi hanno fronteggiato la strenua resistenza degli agricoltori, che sono scesi in piazza in tutta Europa. Reintke però sostiene che le loro preoccupazioni non dipendono dal Green Deal.

"I loro problemi dipendono dal modello produttivo e dalle politiche agricole che l’Unione Europea ha oggi. Con i sussidi distribuiti nel modo in cui vengono distribuiti, loro non riescono a ottenere gli utili che meritano. Dobbiamo assicurarci che gli agricoltori, specialmente quelli piccoli, abbiano il supporto necessario e sostanzialmente possano essere in grado di vivere del proprio lavoro".

"Ingiusto che i sussidi vengano distribuiti in base alle dimensioni"

Una chiave, secondo Reintke, sarebbe cambiare la distribuzione dei sussidi.

"Una cosa che abbiamo sempre criticato é che, ancora oggi, i sussidi sono distribuiti in base alle dimensioni di chi li prende. Quindi non importa se lavori in modo sostenibile, o stai attento agli aspetti ecologici o sociali, sono solo le tue dimensioni che contano. Questo significa che sono le aziende agricole piu’ grandi che si prendono la fetta piu’ grande dei sussidi."

"Vogliamo cambiare tutto questo, per esempio mettendo dei bonus ecologici o sociali, ma anche mettendo un tetto ai sussidi, cosi’ che quello che rimane non venga dato ai grossi agricoltori, ma alle aziende piu’ piccole, particolarmente quelle di famiglia. Perché sappiamo che nelle zone rurali sono spesso proprio loro che mettono in moto la societa’ e la cultura locale."

I Verdi riusciranno a ribaltare i sondaggi?

Secondo i sondaggi i Verdi potrebbero perdere fino a 20 seggi alle prossime elezioni europee, con il rischio di rimanere emarginati in Europa. 

Ma la capofila Reintke crede che il partito stia andando nella direzione giusta.

"Il nostro slogan é “Coraggio!”, e credo questo sia anche lo spirito con cui ci presentiamo alle elezioni. Negli anni passati  lo abbiamo dimostrato con il Green Deal, ma anche con politiche sociali, e con la difesa dello stato di diritto. Siamo pronti a portare avanti le nostre proposte, abbiamo avuto risultati su diversi fronti, e non abbiamo paura di prenderci le nostre responsabilita’".

"Credo fermamente che una larga maggioranza di europei sappia che è il loro personale interesse ad essere in gioco quando si parla di neutralità climatica. Per mantenere questo pianeta vivibile per gli esseri umani, ma anche per i loro interessi economici. Per far sì che l’Unione Europea non perda terreno sulla Cina e gli Stati Uniti, o altri player globali quando si tratta di industria ed economia green."

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