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Quali Paesi europei hanno registrato la disoccupazione più bassa a marzo?

In Europa i tassi di disoccupazione potrebbero salire di qui alla fine dell'anno
In Europa i tassi di disoccupazione potrebbero salire di qui alla fine dell'anno Diritti d'autore Canva
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Di Doloresz Katanich
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

La disoccupazione nell'Eurozona è rimasta al minimo storico del 6,5% a marzo: lo stesso dato di febbraio

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La disoccupazione in Europa ha mostrato pochi cambiamenti a marzo, rispetto a febbraio, secondo Eurostat. Il tasso nell'Eurozona è rimasto al 6,5%, lo stesso dei primi due mesi dell'anno e in lieve calo dal 6,6% di marzo del 2023. Un calo analogo è stato registrato nell'insieme dei 27 Paesi dell'UE: si è passati al 6% dal 6,1% di febbraio. E rispetto all'anno precedente, il dato risulta invariato. 

Si stima che 13 milioni e 258mila persone siano attualmente senza lavoro nelle popolazioni degli Stati membri, di cui 11 milioni e 87mila nell'area-euro.

In particolare, il tasso di disoccupazione giovanile, ovvero quello relativo alle persone di età inferiore ai 25 anni, è sceso al 14,1% a marzo rispetto al 14,4% di febbraio. In termini assoluti, il numero di giovani in cerca di lavoro è diminuito di 30mila unità nell'UE e di 11mila nell'Eurozona.

Paesi con i tassi di disoccupazione più alti e più bassi

La più grande economia europea, la Germania, presenta un tasso di disoccupazione piuttosto stabile, rimasto al 3,2% per i primi tre mesi dell'anno in corso. Al contrario, è in Spagna - quarta economia dell'Ue - che si registra il tasso più alto. Il dato, però, risulta in continua diminuzione, benché lenta: dall'11,9% di gennaio si è passati all'11,7% di marzo.

Cali non più marcati si sono registrati nella seconda economia europea, la Francia, che ha registrato un tasso di disoccupazione pari al 7,3% a marzo, mentre l'Italia, quarta nel ranking del Pil nel continente, ha evidenziato un calo inaspettato del tasso di disoccupazione al 7,2%, il più basso da oltre 15 anni (era al 7,4% nel mese precedente).

Tra i Ventisette, la Repubblica Ceca e la Polonia sono i due Paesi che presentano i tassi più bassi, di poco inferiori al 3%.

Il mercato del lavoro europeo, sebbene non presenti segni di rischi importanti, non rimarrà però stabile come lo è ora, secondo le ultime previsioni dell'agenzia di rating S&P. «La questione non è più se il tasso di disoccupazione aumenterà quest'anno, ma di quanto aumenterà», afferma il rapporto, citando l'elevato costo del lavoro, il calo dei posti vacanti e lo scarso aumento dell'occupazione.

S&P prevede che il tasso di disoccupazione nell'Eurozona arrivi al 6,7% alla fine di quest'anno. I responsabili politici europei hanno elaborato una serie di propostesu come affrontare le sfide economiche e del lavoro, in vista delle elezioni per il rinnovo dei membri del Parlamento europeo, che si terranno dal 6 al 9 giugno.

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