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Georgia, von der Leyen condanna le violenze della polizia a Tbilisi: "Il Paese scelga l'Europa"

Un manifestante durante una protesta a Tbilisi, in Georgia, 1 maggio 2024
Un manifestante durante una protesta a Tbilisi, in Georgia, 1 maggio 2024 Diritti d'autore Zurab Tsertsvadze/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Zurab Tsertsvadze/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Euronews
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Decine di migliaia di persone sono nuovamente scese in piazza per protestare contro il controverso disegno di legge sull'influenza straniera", adottato in seconda lettura dal Parlamento nonostante settimane di massiccia mobilitazione

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"Seguo la situazione in Georgia con grande preoccupazione e condanno la violenza nelle strade di Tbilisi. Il popolo georgiano vuole un futuro europeo per il proprio Paese. La Georgia è a un bivio. Dovrebbe mantenere la rotta verso l'Europa". 

La condanna alle violenze della polizia a Tbilisi, in Georgia, arriva dal profilo X della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, alla luce delle manifestazioni di piazza che stanno agitano il Paese da giorni. Decine di migliaia di persone sono nuovamente scese in piazza il primo maggio per protestare contro il controverso disegno di legge sull'"influenza straniera", appena adottato in seconda lettura dal Parlamento georgiano.

Giovedì due maggio il Parlamento della Georgia ha cancellato i suoi lavori dopo un tentativo di irruzione di manifestanti che protestavano contro il disegno di legge in discussione sulle influenze straniere. Lo ha riferito in mattinata la stessa assemblea in un comunicato citato dall'agenzia russa Tass. 

Cosa prevede il testo della legge

Nonostante la legge debba ancora superare una terza lettura, se approvata, imporrebbe a qualsiasi Ong o organizzazione mediatica che riceva più del 20 per cento dei propri finanziamenti dall'estero di registrarsi come "organizzazione che persegue gli interessi di una potenza straniera". Una prima versione del testo, ispirata a una legge russa utilizzata dal Cremlino per reprimere le voci dissidenti, è stata abbandonata lo scorso anno dopo grandi manifestazioni di piazza.

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