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Xi Jinping in visita di Stato in Francia, Serbia e Ungheria

Il primo ministro serbo Aleksandar Vucic, a sinistra, e il presidente cinese Xi Jinping posano davanti ai fotografi mentre si incontrano a Pechino martedì 16 maggio, martedì 16 maggio 2017.
Il primo ministro serbo Aleksandar Vucic, a sinistra, e il presidente cinese Xi Jinping posano davanti ai fotografi mentre si incontrano a Pechino martedì 16 maggio, martedì 16 maggio 2017. Diritti d'autore Damir Sagolj/DAMIR SAGOLJ
Diritti d'autore Damir Sagolj/DAMIR SAGOLJ
Di Amandine Hess
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Il capo di Stato della Cina Xi Jinping ha organizzato una serie di colloqui bilaterali dall'alto significato politico. Ecco qual è la posta in gioco

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Il presidente cinese Xi Jinping si appresta ad effettuare una serie di visite di Stato in Europa, in un momento in cui le relazioni sino-europee sono tutt'altro che idilliache. Dopo una prima tappa in Francia il 6 e 7 maggio nell'ambito del 60° anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche franco-cinesi, Xi Jinping si recherà in Serbia e poi in Ungheria. Ma quali sono gli obiettivi del leader della nazione asiatica?

Guerra in Ucraina sul tavolo con Macron

Assieme al presidente francese Emmanuel Macron verrà data priorità alla questione della guerra in Ucraina. "Essendo la Cina uno dei principali partner della Russia", il leader transalpino cercherà di incoraggiare Pechino "a usare le leve che ha su Mosca per contribuire alla risoluzione di questo conflitto", ha fatto sapere l'Eliseo.

Sebbene le autorità cinesi affermino di essere ufficialmente neutrali nella guerrae chiedano la pace, non hanno mai condannato l'invasione russa dell'Ucraina. Inoltre, il boom di scambi commerciali tra Russia e Cina nel 2023 ha contribuito a mitigare l'impatto delle sanzioni economiche contro Mosca.

"La principale preoccupazione è ovviamente tutto il sostegno che può essere dato alla Cina in termini di tecnologie a duplice uso, che può contribuire al rinnovo degli equipaggiamenti militari russe", osserva Elvire Fabry, ricercatrice presso l'Istituto Jacques Delors.

Macron e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen tenteranno di inviare "un segnale" sul fatto che l'Europa "è pronta ad imporre sanzioni ad aziende cinesi per il loro sostegno allo sforzo bellico di Mosca", afferma Janka Oertel, direttrice del programma per l'Asia del Consiglio europeo per le relazioni estere.

Emmanuel Macron e Xi Jinping a Parigi nel 2019
Emmanuel Macron e Xi Jinping a Parigi nel 2019Thibault Camus/Copyright 2019 The AP. All rights reserved

Obiettivo francese è ottenere condizioni commerciali competitive

Anche il dibattito sulle questioni legate alle politiche commerciali promette di essere duro. L'obiettivo del presidente francese è migliorare l'accesso delle aziende del proprio Paese, e più in generale europee, al mercato cinese, e ottenere per loro "condizioni competitive" più eque, ha aggiunto l'Eliseo. Secondo il quale "gli accordi sono ancora in fase di trattativa".

Dopo aver raggiunto la cifra record di 396 miliardi di euro nel 2022, il deficit nella bilancia commerciale dell'Ue con la Cina è sceso del 27% nel 2023 a 291 miliardi di euro, secondo Eurostat. «Le preoccupazioni europee sono molto concentrate sullo squilibrio che si sta creando nel settore delle tecnologie verdi», afferma Elvire Fabry, ricercatrice senior presso l'Istituto Jacques Delors.

Pertanto, secondo la ricercatrice, la sovra-capacità di produzione industriale nel settore da parte della Cina, non assorbita dal consumo domestico, rischia di esporre l'industria europea ad una concorrenza difficile da contrastare. La Commissione europea ha avviato diverse indagini sulle sovvenzioni della Cina a favore di auto elettriche e pannelli solari, che si sospetta possano distorcere la concorrenza.

Tuttavia, è improbabile che i due messaggi principali di Macron sul sostegno militare cinese alla Russia e sulle pratiche sospettate di distorcere il mercato abbiano un impatto sul comportamento di Pechino, osserva Oertel. «Xi non è in missione per riparare i legami, perché dal suo punto di vista va tutto bene. Sostiene che non ci sono sovra-capacità e che ciò che accade tra Cina e Russia è solo un normale commercio tra due Paesi».

Xi in Serbia e Ungheria per la politica internazionale

Il presidente cinese continuerà il suo tour in Ungheria e Serbia, giudicate vicine a Mosca. "Con queste due visite in queste due capitali europee, Xi Jinping vuole mostrare che sta lavorando attivamente per stabilire un asse autoritario nella politica internazionale", accusa Reinhard Bütikofer, un membro tedesco del Parlamento europeo.I due Paesi sono anche considerati la porta d'accesso alla Road and Belt Initiative cinese in Europa.

Un lavoratore nel cantiere della linea ferroviaria tra Budapest e Belgrade, progetto finanziato principalmente dalla Cina
Un lavoratore nel cantiere della linea ferroviaria tra Budapest e Belgrade, progetto finanziato principalmente dalla CinaDarko Vojinovic/Copyright 2019 The AP. All rights reserved.

Il progetto di ricostruzione di una linea ferroviaria tra Budapest e Belgrado, finanziato principalmente dalla Cina, per trasportare merci dal porto greco del Pireoverso l'Europa costituisce uno dei più importanti investimenti cinesi.

In Ungheria, la proliferazione di fabbriche cinesi di batterie per veicoli elettrici in tutto il Paese evidenzia gli stretti legami economici tra Budapest e Pechino.

La costruzione di una fabbrica per batterie destinate ad automobili della compagnia cinese CATL a Debrecen, in Ungheria
La costruzione di una fabbrica per batterie destinate ad automobili della compagnia cinese CATL a Debrecen, in UngheriaDenes Erdos/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

La visita coincide anche con il 25° anniversario del bombardamento della Nato dell'ambasciata cinese a Belgrado nel 1999. Un'opportunità per Xi Jinping di "avere a disposizione argomenti non tanto per il pubblico europeo quanto per il Sud del mondo", come nel caso di un ipotetico "superamento della Nato", dell'uso "selettivo da parte degli Stati Uniti del diritto internazionale" o ancora di atteggiamenti "guerrafondai" da contrapporre all'impegno della Cina "per la pace, il dialogo e la diplomazia", prosegue Oertel. 

Quali che siano gli obiettivi, ciò che è certo è che il programma di Xi Jinping per la sua prima visita di Stato in Europa dopo la pandemia è particolarmente fitto.

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