Julian Assange non sarà estradato subito: Corte di Londra concede appello al fondatore di WikiLeaks

Manifestanti pro Julian Assange a Londra
Manifestanti pro Julian Assange a Londra Diritti d'autore AP Photo/Kin Cheung, File
Diritti d'autore AP Photo/Kin Cheung, File
Di euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Dopo settimane di attesa i giudici dell'alta corte inglese hanno accolto l'istanza della difesa concedendo l'appello a Julian Assange. La decisione blocca per il momento l'estradizione del fondatore di WikiLeaks verso gli Stati Uniti

PUBBLICITÀ

Julian Assange non verrà estradato immediatamente negli Stati Uniti dove è indagato per aver diffuso documenti riservati del Pentagono e del Dipartimento di Stato

Nella tarda mattinata di martedì 26 marzo l'Alta Corte di Londra ha dato al governo statunitense tre settimane per fornire garanzie soddisfacenti in caso di estradizione di Assange. Tra queste, quella che l'australiano potrà fare affidamento sul Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, sul fatto di non essere pregiudicato durante il processo in ragione della sua nazionalità, e che gli vengano concesse le stesse protezioni del Primo Emendamento di un cittadino degli Stati Uniti. Infine che non venga contemplata la pena di morte

Se gli Usa non dovessero fornire le "rassicurazioni", il cofondatore di WikiLeaks potrà ricorrere in appello. La nuova udienza si terrà a maggio.

Intervenendo fuori dal tribunale, la moglie di Assange si è detta "sbalordita" dalla decisione della corte di ritardare l'appello del marito. Stella Assange ha ricordato che Juliane è detenuto nella prigione di Belmarsh da quasi cinque anni senza accusa, e ha aggiunto che la sentenza evidenzia che l'uomo "rimane esposto alla pena di morte".  

Le accuse di spionaggio contro Julian Assange

Il 52enne australiano è incriminato per 17 accuse di spionaggio e un'accusa di uso improprio di computer per la pubblicazione sul suo sito web di un'enorme quantità di documenti riservati degli Stati Uniti, avvenuta quasi 15 anni fa.

I procuratori americani sostengono che Assange abbia incoraggiato e aiutato l'analista dei servizi segreti dell'esercito statunitense Chelsea Manning a rubare dispacci diplomatici e file militari che WikiLeaks ha poi pubblicato, mettendo in pericolo vite umane.

Lo scorso febbraio l'avvocato Clair Dobbin aveva dichiarato all'Alta Corte britannica che Assange ha danneggiato i servizi di sicurezza e di intelligence statunitensi. 

Dobbin ha aggiunto che, incoraggiando Manning e altri a violare i computer governativi e a rubare documenti, Assange stava "andando ben oltre" la raccolta di informazioni da parte di un giornalista.

Gli avvocati di Assange hanno invece accusato le autorità statunitensi di voler punire il giornalista per "l'esposizione della criminalità da parte del governo degli Stati Uniti su una scala senza precedenti".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Udienza per l'estradizione di Assange, gli Usa: Ha messo in pericolo vite innocenti

Londra, inizia l'ultima udienza per l'estradizione di Assange: negli Usa rischia 175 anni di carcere

Da Bruxelles nuove regole sui rimborsi e sui ritardi in viaggio