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Medio Oriente, la comunità internazionale e il G7 chiedono moderazione a Israele e all'Iran

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen Diritti d'autore Antti Aimo-Koivisto/Lehtikuva
Diritti d'autore Antti Aimo-Koivisto/Lehtikuva
Di Ilaria Cicinelli
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Dopo le esplosioni avvertite in territorio iraniano questa mattina e attribuite a un presunto attacco Israeliano molti Stati hanno chiesto a Israele e all'Iran di mostrare moderazione. L'obiettivo ora è la de-escalation in Medio Oriente, come sottolinea il documento finale dei ministri del G7

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Un'eventuale risposta a Israele è già stata pianificata nel dettaglio dalle forze armate iraniane. Lo ha reso noto il ministro degli Affari esteri dell'Iran Hossein Amir-Abdollahian.

L'auspicio di Teheran è che gli Stati Uniti impediscano a Israele di attaccare l'Iran. L'attacco contro Israele dello scorso fine settimana è infatti "solo un avvertimento" a Tel Aviv, volto a mostrare che l'Iran ha i mezzi per rispondere. 

"Il regime sionista (Israele) ha dimostrato di aver accettato la sconfitta. L'epoca in cui Teheran non reagiva agli attacchi è passata", ha dichiarato all'agenzia di stampa Isna Seyyed Nizamuddin Mousavi, portavoce del parlamento iraniano. 

Nonostante le fonti dagli Usa affermino che le esplosioni registrate questa mattina vicino a un'importante base aerea vicino a Esfahan siano una ritorsione israeliana, **non c'è ancora conferma ufficiale in merito da parte delle autorità di Tel Aviv. **L'attacco, da più parti attribuito a Israele, contro l'Iran è stato compiuto nel giorno dell'85esimo compleanno della Guida Suprema della repubblica islamica Ali Khamenei.

Ad aumentare la confusione sono le dichiarazioni delle autorità iraniane. "Hanno solo fatto un tentativo fallito di far volare tre quadricotteri e anche questi sono stati abbattuti", ha dichiarato Hossein Dalirian, portavoce del Centro nazionale del cyberspazio e dell'Agenzia spaziale iraniana. In un post su X il portavoce ha negato che ci sia stato un attacco missilistico diretto dall'esterno del Paese.

Obiettivo del G7 è la de-escalation in Medio Oriente

Sono arrivate in fretta le risposte internazionali al presunto attacco israeliano contro l'Iran di questo venerdì mattina. 

Nel documento finale dei ministri degli Esteri del G7, riuniti a Capri, si legge che Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, nonché l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri Josep Borrell, condannano "nei termini più forti l'attacco diretto e senza precedenti dell'Iran contro Israele del 13 aprile, che Israele ha sconfitto con l'aiuto dei suoi partner. Questa è stata una pericolosa escalation" e Israele ha "la piena solidarietà" dei leader del G7. 

"Alla luce degli attacchi del 19 aprile, esortiamo tutte le parti a lavorare per prevenire ulteriori escalation. Il G7 continuerà a lavorare a tal fine", hanno aggiunto i ministri degli Esteri.

Durante la conclusione dei lavori, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato che Roma non esclude nuove sanzioni a Teheran e che Israele ha risposto in maniera misurata. "Chiediamo all'Iran di cessare il rapporto con Hamas e di sostenere Hezbollah e non escludiamo la possibilità di adottare nuove sanzioni e altre misure", ha affermato Tajani. "Ho voluto che ci fosse subito un messaggio chiaro da parte di tutto il G7: l'obiettivo politico è la de-escalation".

La Turchia condanna Israele per l'attacco a Damasco

Di diverso parere è la Turchia, che ha messo in guardia sul rischio di un conflitto permanente nella regione ma ha accusato Israele di aver dato il via alla spirale di violenza. 

"Il bombardamento dell'ambasciata di Damasco, una chiara violazione del diritto internazionale, ha dato il via all'escalation e fatto aumentare il rischio di un conflitto di lunga durata. Seguiamo gli sviluppi con preoccupazione e invitiamo le parti coinvolte a evitare passi che possano spianare la strada a una guerra. Chiediamo la fine del massacro in corso a Gaza, la fondazione di uno Stato palestinese e una pace duratura per l'intera nostra regione", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri turco.

Anche la Russia ha chiesto a Israele e all'Iran di mostrare moderazione. "Continuiamo a sostenere la moderazione da parte delle parti e il rifiuto di qualsiasi azione che possa provocare un'ulteriore escalation delle tensioni", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. 

Von der Leyen invita le parti ad astenersi da ulteriori azioni

"Dobbiamo fare tutto il possibile affinché tutte le parti si astengano dall'escalation in quella regione. Abbiamo visto il massiccio attacco con droni e missili, circa trecento, da parte dell'Iran contro Israele. È assolutamente necessario che la regione rimanga stabile e che tutte le parti si astengano da ulteriori azioni", ha invece commentato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel corso di una conferenza stampa. 

Anche il primo ministro britannico Rishi Sunak ha dichiarato che "un'escalation significativa non è nell'interesse di nessuno".

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