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Nuova notte di proteste in Georgia contro la 'legge russa'

Manifestazione a Tbilisi in Georgia
Manifestazione a Tbilisi in Georgia Diritti d'autore Zurab Tsertsvadze/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Zurab Tsertsvadze/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Euronews
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Migliaia sono scesi in piazza venerdì a Tbilisi per protestare contro la legge sugli agenti stranieri in Georgia. Manca solo una lettura prima che la 'legge russa' entri in vigore

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Nuova notte di proteste a Tbilisi in Georgia. I manifestanti sono scesi in piazza venerdì nel centro della capitale per protestare contro la cosiddetta “legge sugli agenti stranieri”, approvata in seconda lettura all'inizio della settimana. La protesta di venerdì è l'ultima di una lunga serie di grandi manifestazioni che hanno coinvolto la Georgia nelle ultime settimane. Al disegno di legge manca una terza lettura per entrare in vigore.

Cosa prevede la legge sugli agenti stranieri in Georgia

Secondo i critici la contestata proposta di legge è una minaccia alla libertà dei media e alle aspirazioni del Paese di entrare nell'Unione Europea.

Il disegno di legge prevede che i media, le organizzazioni non governative e altre organizzazioni non profit debbano registrarsi come “perseguenti gli interessi di una potenza straniera” se ricevono più del 20 per cento dei finanziamenti dall'estero.

Il partito di governo Sogno georgiano afferma che il disegno di legge è necessario per arginare quella che considera una dannosa influenza straniera sulla scena politica del Paese.

L'opposizione denuncia il disegno di legge come “legge russa”, perché Mosca utilizza una legislazione simile per stigmatizzare i media indipendenti e le organizzazioni critiche nei confronti del Cremlino.

Legge criticata dalle istituzioni europee

Il disegno di legge e gli scontri nati tra le forze dell'ordine e i manifestanti durante le proteste sono stati criticati dalle istituzione dell'Unione europea. "Seguo la situazione in Georgia con grande preoccupazione e condanno la violenza nelle strade di Tbilisi. Il popolo georgiano vuole un futuro europeo per il proprio Paese. La Georgia è a un bivio. Dovrebbe mantenere la rotta verso l'Europa", ha detto nei giorni scorsi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Poco prima di lei l'alto rappresentante per la politica estera europea Josep Borrell ha condannato la violenza scoppiata contro i manifestanti a Tbilisi durante le proteste.

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