La Procura di Madrid ha chiesto l'archiviazione dell'indagine sulla moglie, ma il primo ministro Pedro Sánchez tiene in sospeso la Spagna. Lunedì farà sapere quale sarà il futuro politico suo e del governo. Secondo analisti Sánchez ha una strategia precisa
Il procedimento a carico della moglie del primo ministro Pedro Sánchez per presunto traffico di influenze ha gettato la Spagna nell'incertezza.
La procura di Madrid ha dichiarato di voler chiedere l'archiviazione del caso contro Begoña Gómez. L'appello sarà esaminato però da altri magistrati e potrebbe richiedere mesi.
Nel frattempo il primo ministro si è preso dei giorni di riflessione e annuncerà il suo futuro lunedì, **forse persino le dimissioni.**In attesa di sapere se il ministro rimarrà o meno al governo, gli spagnoli sono divisi sul caso politico e familiare che ha travolto iSánchez.
Il contrattacco di Sánchez all'estrema destra
Pedro Sánchez accusa la destra di aver orchestrato una campagna di informazioni false che hanno messo il Paese di fronte al bivio: "O me o l'abisso".
Ma l'opposizione gli chiede spiegazioni. "Il presidente deve presentarsi con urgenza per dare ragione degli scandali che hanno coinvolto il suo partito, il suo governo e sua moglie", ha detto la segretaria generale del Partito Popolare, Cuca Gamarra.
I sostenitori del primo ministro minimizzano la decisione del tribunale, affermando che la denuncia è stata presentata da un gruppo conservatore, Manos Limpias, e che contiene persino errori formali.
I membri del Partito Socialista si sono riuniti presso la sede del partito in Calle Ferraz a Madrid per sostenere il loro leader, mentre l'opposizione chiedeva le sue opposizioni con una protesta in strada.
Il partito ha indetto una manifestazione di massa per questo sabato a sostegno di Pedro Sánchez, che l'opposizione considera parte di una strategia di "vittimizzazione" del presidente del governo.
La reazione di Sánchez: nuovo capitolo per la politica in Spagna?
Al di là delle sue motivazioni personali, il primo ministro ha messo la questione in una maniera che potrebbe segnare la lunga campagna elettorale dei prossimi mesi, che culminerà nelle elezioni europee.
Di fronte al dibattito su amnistia o corruzione, Sánchez propone agli spagnoli di bandire le polarizzazioni e le tensioni politiche.
"Sánchez stabilisce o cerca di stabilire un nuovo quadro nella conversazione, proprio all'inizio di due campagne elettorali. La campagna catalana e il mese prossimo la campagna per il Parlamento europeo" spiega a Euronews Luis Arroyo, esperto di comunicazione politica.
"Quindi è chiaro che c'è anche una strategia. Che non è incompatibile con la sincerità delle sue parole, ma c'è una strategia. Il quadro non è amnistia sì o amnistia no. Indipendenza della Catalogna sì o indipendenza della Catalogna no. Il quadro è scegliere tra il senso e il rispetto delle istituzioni ele palesi bugie dell'estrema destra" conclude Arroyo.
Quale fine farà Pedro Sánchez? Solo lui sa per il momento se questo sarà solo un altro capitolo del suo nuovo governo, e della coalizione guidata dal partito socialista, o un punto di svolta per la Spagna.