Iran-Israele, l'Ue cerca di contenere un'escalation del conflitto in Medio Oriente

Persone partecipano a una manifestazione di solidarietà con Israele a Berlino, domenica 14 aprile 2024, dopo gli attacchi iraniani contro Israele della notte.
Persone partecipano a una manifestazione di solidarietà con Israele a Berlino, domenica 14 aprile 2024, dopo gli attacchi iraniani contro Israele della notte. Diritti d'autore Markus Schreiber/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Mared Gwyn JonesMaria Psara e Gabriele Barbati
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Israele valuta le opzioni per una potenziale risposta all'attacco aereo iraniano di sabato. Gli alleati europei chiedono però moderazione per evitare che il conflitto di Gaza e il confronto a distanza con Teheran diventino una guerra regionale

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L'attacco, che ha visto Teheran lanciare circa 300 tra droni e missili balistici e da crociera nel suo primo attacco diretto contro Israele, ha attirato una ferma condanna da parte dei leader europei, che si sono schierati immediatamente al fianco di Gerusalemme.

Mentre il gabinetto di guerra guidato dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, valuta una risposta l'Europa si sta adoperando per contenere una potenziale rappresaglia israeliana e prevenire una deflagrazione regionale.

L'alto rappresentante per la Politica estera dell'Ue, Josep Borrell, ha ribadito sulla piattaforma X l'impegno dell'Unione  "per la sicurezza di Israele", invitando "tutte le parti a esercitare la massima moderazione".

L'offensiva dell'Iran contro Israele segue l'attacco al consolato di Damasco

L'offensiva iraniana è arrivata come rappresaglia all'attacco condotto da Israele contro il consolato di Teheran in Siria, a inizio aprile, in cui sono morti sette membri delle Guardie della Rivoluzione islamica tra cui due alti comandanti.

Il presidente francese Emmanuel Macronha detto all'emittente BFM TV che bisogna "essere al fianco di Israele per garantire la sua massima protezione, ma anche per chiedere di limitarsi per evitare un'escalation".

I 27 ministri degli Esteri dell'Ue terranno una riunione straordinaria del Consiglio in videoconferenza martedì per discutere una posizione comune sugli sviluppi della crisi in Medio Oriente. 

L'Unione europea non è in sintonia su sostegno a Israele e sanzioni all'Iran

L'Unione potrebbe imporre ulteriori sanzioni a Teheran nel tentativo di fare pressione sul regime affinché si astenga da altre sortite militari, direttamente o attraverso le milizie finanziate nella regione, come Hezbollah in Libano e gli Houthiin Yemen.

Stanno emergendo tuttavia delle differenze tra i Paesi membri sulla questione. La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha accusato l'Iran di "condurre la regione sull'orlo dell'abisso" ha detto lunedì a Parigi. La Germania è tra i più saldi alleati di Israele.

"Questo attacco ha dimostrato che siamo al fianco di Israele quando si tratta di contenere l'Iran" ha aggiunto Baerbock, facendo riferimento alla collaborazione con le autorità israeliane sabato da parte di Francia, Regno Unito, Giordania e Stati Uniti per intercettare e abbattere droni e missili sparati dall'Iran.

"Capisco perfettamente chi in Israele vuole reagire, ma credo che questo sia un momento per pensare con la testa e per essere intelligenti oltre che duri", ha detto invece il collega britannico David Cameron lunedì a Sky News.

"L'attacco iraniano è stato un fallimento, concentriamoci su ciò che sta accadendo a Gaza", ha aggiunto l'ex primo ministro del Regno Unito.

Quale saranno le prossime mosse di Israele e dell'Ue con l'Iran

Gli appelli alla moderazione da più parti nel mondo fanno eco alla linea adottata dalla Casa Bianca. Secondo funzionari statunitensi, il presidente Joe Biden ha detto a Israele che l'intercettazione dei missili può essere considerata una vittoria e che una risposta diretta potrebbe non essere necessaria.

Diversi analisti concordano sul fatto che la sicurezza della regione dipende dalla prossima mossa di Israele.

"Dipende dal fatto che Israele sente la necessità di reagire, anche attraverso potenziali attacchi diretti all'Iran", ha spiegato Julien Barnes-Dacey dell'European Centre for Foreign Relations. "Sebbene ci sia fiducia in Israele, sarebbe probabilmente un errore pensare che l'Iran non scatenerà una risposta molto più incisiva ad attacchi sul proprio territorio". 

Secondo Sven Biscop dell'Egmont Institute, un think tank sulle relazioni internazionali di base a Bruxelles, l'Ue dovrebbe fare pressione su Israele perchè non cerchi ritorsioni.

"L'Ue ha potenzialmente una grande influenza economica su Israele", ha detto Biscop a  Euronews, "ma naturalmente finché alcuni Stati membri continueranno a sostenere Israele più o meno incondizionatamente, l'Unione è impotente".

Gli appelli a Bruxelles affinché sospenda i suoi legami commerciali con Israele per indurre una moderazionendella guerra a Gaza non hanno finora raccolto sostegno unanime tra gli Stati membri.

Possibili nuove sanzioni Ue all'Iran per l'attacco a Israele

Sono già in vigore numerose sanzioni Ue contro Teheran per il programma nucleare iraniano e per le violazioni dei diritti umani nel Paese, tra cui la morte di Mahsa Amini per mano della polizia morale del regime nel 2022.

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Alla domanda se il blocco potrebbe decidere di imporre ulteriori sanzioni in risposta all'attacco contro Israele il portavoce per la politica estera dell'Ue, Peter Stano, ha dichiarato lunedì: "Qualsiasi altra sanzione (...) è un processo che è nelle mani degli Stati membri".

Stano ha anche **respinto con fermezza le accuse di "due pesi e due misure"**sul conflitto, sottolineando che l'Ue aveva anche condannato l'attacco di Israele al consolato iraniano in Siria.

Iran convoca ambasciatori di Francia, Germania e Regno Unito per difesa Israele

Germania e Repubblica Ceca hanno convocato gli ambasciatori dell'Iran per chiedere spigazioni sull'attacco a Israele.

L'Iran da parte sua ha inviato gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Germania a spiegare il "doppio standard" di questi Paesi nel condannare l'attacco di sabato, dopo avere invece respinto una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite presentata dalla Russia per condannare il bombardamento di Israele alla sede diplomatica iraniana a Damasco.

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