Forse una svolta per Assange: Biden apre alla possibilità di far cadere le accuse

Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange
Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange Diritti d'autore AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Stefania De Michele
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Julian Assange, in detenzione in una prigione di massima sicurezza nel Regno Unito, deve rispondere a 18 capi di accusa negli Usa per spionaggio per la violazione dell’Espionage Act e rischia 175 anni di carcere

PUBBLICITÀ

Potrebbe essere Joe Biden a far cadere le **accuse nei confronti del fondatore di Wikileaks, Julian Assange.**Durante un incontro con il premier giapponese Fumio Kishida, a domanda specifica, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che sta valutando la richiesta dell'Australia di rinunciare a perseguire Assange, al centro di un procedimento giudiziario ultradecennale da parte della giustizia statunitense. 

Julian Assange, che è in detenzione in una prigione di massima sicurezza nel Regno Unito, deve rispondere a 18 capi di accusa negli Usa per spionaggio per la violazione dell’Espionage Act e rischia 175 anni di carcere.

Di cosa è accusato Assange

L’accusa riguarda sia la diffusione di documenti riservati da parte di Wikileaks che il modo in cui Assange ne è venuto in possesso. In primo piano soprattutto la presunta collaborazione con l’allora militare Bradley Manning - oggi Chelsea Manning - ai fini di hackerare una password per accedere ai sistemi informatici governativi e sottrarre dei documenti.

Nel 2022 l’Alta Corte di Londra ha decretato il suo trasferimento oltreoceano, motivandolo con le rassicurazioni diplomatiche, fornite dagli Stati Uniti, sull’intenzione di non incarcerarlo negli istituti penitenziari più duri e di non fargli subire le misure detentive più stringenti.

L’allora ministra britannica degli Interni, Priti Patel, ha formalmente approvato la sua estradizione. A marzo l’Alta Corte ha accolto la possibilità di ricorso di Assange contro il trasferimento negli Stati Uniti. I giudici britannici hanno dato agli Usa un’ulteriore opportunità di fornire assicurazioni diplomatiche che i diritti umani di Assange non saranno violati. La Corte esaminerà nuovamente il caso il 20 maggio.

Biden su Assange: forse un passo indietro

Per la prima volta è arrivata un’apertura sulla possibilità di far cadere le accuse da parte di un presidente degli Stati Uniti: “Stiamo considerando questa possibilità”, ha detto Biden a un giornalista durante una conferenza stampa congiunta con il premier giapponese Kishida. 

Da anni, l’Australia (di cui Assange è cittadino) chiede agli Stati Uniti di recedere in merito alle accuse. Nel 2017 l’ex presidente Barack Obama aveva concesso la grazia a Chelsea Manning, l’ex analista dell’intelligence condannata a 35 anni di carcere per aver aiutato Assange ad accedere a file segreti.

In questi anni, l’Australia ha parlato di discrepanze da parte di Washington nel trattamento di Manning e Assange.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Via libera definitivo del governo all'estradizione negli USA per Julian Assange

I social media possono influenzare le elezioni europee?

Boom di utenti per Shein in Europa: stretta dalla Commissione europea