Gli elettori Gen Z al centro delle elezioni europee: un progetto creativo per ispirare i giovani

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Di Jonny Walfisz
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

L'iniziativa Changemakers vuole ispirare la Generazione Z a partecipare attivamente alle elezioni del Parlamento europeo di giugno. Laboratori creativi in quattro città europee si pongono l'obiettivo di far aumentare il numero degli elettorale giovani

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Come convincere le generazioni più giovani a votare? È questa la sfida che un progetto europeo sta affrontando in vista delle prossime elezioni.

Changemakers è un'iniziativa di ampio respiro dell'Associazione europea dei college universitari (Euca) che organizza programmi per coinvolgere i giovani elettori in tutto il continente. Il suo ultimo progetto, Gen Z Votes, consiste in quattro eventi in diversi Paesi. Durante queste giornate i partecipanti sono in prima linea per sviluppare campagne di informazione sulle prossime elezioni.

Durante gli eventi di Coimbra in Portogallo, Catania in Italia, Salonicco in Grecia, e Dubrovnik in Croazia, 240 partecipanti provenienti da 15 Paesi si riuniscono per cercare idee, filmare e montare contenuti video accattivanti con l'obiettivo di suscitare l'interesse dei propri coetanei. "Questi video vogliono mostrare il potere di voto dei giovani, il come e il perché delle diverse forme di partecipazione civica alle elezioni nazionali ed europee e l'impatto delle politiche dell'Ue sulla vita quotidiana", ha dichiarato a Euronews un portavoce dell'Euca.

L'obiettivo principale dell'Euca è quello di stimolare l'interesse degli elettori più giovani affinché credano nel proprio potere come cittadini europei e lo mettano in pratica durante le elezioni di giugno. "Il modo per raggiungere questo goal è quello di parlare alle nuove generazioni usando il "loro linguaggio" e facendo capire loro che ci si può impegnare in politica semplicemente stando nella loro zona comfort: i social media", spiega l'Euca.

I voti dei giovani sono in aumento

Dopo le prime elezioni del Parlamento europeo nel 1979 l'affluenza alle urne è stata in costante calo. Questa tendenza si è invertita per la prima volta nel 2019, nel corso dell'ultima tornata elettorale in cui l'affluenza ha raggiunto il 50,6% - otto punti percentuali in più rispetto al 2014.

Una delle motivazioni di questo cambio di rotta è da attribuire all'impegno dei ragazzi. In quell'anno i voti dei giovani sotto i 25 anni sono aumentati di 14 punti percentuali. Dopo le ultime elezioni, Belgio e Germania hanno abbassato l'età di voto a 16 anni seguendo Malta e Austria. Anche la Grecia ha abbassato l'età di voto a 17 anni per le prossime elezioni del Parlamento europeo.

"I giovani europei credono fortemente nei valori dell'Ue come la libertà, la democrazia, l'uguaglianza e lo Stato di diritto, quindi le loro principali preoccupazioni sono sicuramente legate alla protezione di questi temi. Le questioni legate alla giustizia sociale, all'uguaglianza e alla discriminazione sistemica hanno acquisito un'importanza significativa tra i giovani adulti", afferma l'Euca. La possibilità di esprimersi su questioni importanti - come la diversità, il cambiamento climatico e la salute mentale - ha fatto emergere un nuovo numero di votanti under 25.

Nonostante la crescente partecipazione dei giovani alle elezioni europee, l'Eurobarometro 2023 prevede che il 21% degli europei tra i 18 e i 25 anni non andrà a votare alle prossime elezioni.

Hackathon e guerrilla marketing

Gli eventi organizzati da Gen Z Votes mirano a ridurre questo divario. I quattro eventi comprendono un workshop di video storytelling, un hackathon (evento in cui esperti informatici di vario titolo si riuniscono per sviluppare un progetto), un'Olimpiade del video e un laboratorio sul guerrilla marketing.

I primi tre workshop si sono già svolti, mentre il laboratorio di guerrilla marketing a Dubrovnik si terrà a fine mese. Dal 25 al 28 aprile, 90 studenti si incontreranno nella città croata per creare delle clip volte a spronare i coetanei a votare.

Gli studenti impareranno tecniche di guerrilla marketing prima di scendere in strada per realizzare i loro contenuti per poi pubblicarli sui social.

Già 350 video arrivati dai gruppi precedenti sono online sulle piattaforme social di Euca. I contenuti rivolti ai giovani pensati da giovani hanno maggiori probabilità di coinvolgere in quanto inseriscono le questioni che per loro sono importanti in un contesto e linguaggio comprensibili.

Il sentimento delle fasce più giovani della popolazione sulle votazioni

Secondo i risultati della European Parliament Youth Survey del 2021, i giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni si informano in egual misura sui social media e sui siti web di informazione (entrambi al 41%).

L'Euca - che rappresenta oltre 18 mila studenti in 17 Paesi dell'Ue - ha constatato che esistono ancora alcuni ostacoli all'impegno dei giovani: "In primo luogo molte persone non conoscono abbastanza l'Unione europea e il suo funzionamento. Considerano l'Ue lontana dalla loro vita quotidiana e hanno una generale mancanza di fiducia nel sistema politico, poiché si sentono sottorappresentati".

"Inoltre, i giovani potrebbero non avere sufficiente accesso a informazioni sul processo di voto, sui candidati e sulle questioni politiche, il che può scoraggiarli dal partecipare. E, infine, provano un senso di disinteresse o di distacco sulla loro influenza sui processi decisionali. Alcuni credono che il loro voto non conti o non faccia la differenza sul risultato delle elezioni".

In un'epoca in cui i social media dominano il modo in cui le persone ricevono le notizie, la campagna Gen Z Votes si concentra sulla lotta alla disinformazione, dando la possibilità ai giovani elettori di partecipare attivamente alla creazione di contenuti promozionali per le votazioni. L'obiettivo è rendere la fascia più giovane uno dei blocchi demografici più forti alle prossime elezioni del Parlamento europeo.

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