Vendetta, geopolitica e ideologia: perché l'Iran ha attaccato Israele

Una donna passa davanti a un nuovo murales anti-statunitense sul muro dell'ex ambasciata USA a Teheran, 2019
Una donna passa davanti a un nuovo murales anti-statunitense sul muro dell'ex ambasciata USA a Teheran, 2019 Diritti d'autore Vahid Salemi/Copyright 2019 The AP. All rights reserved.
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Di Daniel Harper
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Sabato missili e droni iraniani sono piovuti su Israele, portando i due Paesi vicini alla guerra. Ma perché? Cosa alimenta l'ostilità tra Israele e Iran?

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Il Medio Oriente è attualmente in stato di massima allerta, in attesa di nuove potenziali violenze tra Israele e Iran. Questo stato di massima allerta arriva sulla scia di un attacco iraniano senza precedenti contro Israele nella notte tra sabato e domenica, con il lancio di centinaia di droni e missili da parte di Teheran.

Ma perché? Cosa ha spinto le due potenze al confronto diretto?

I recenti eventi in Siria

Un recente attacco aereo al consolato iraniano in Siria ha riacceso le ostilità tra i rivali regionali. Israele è sospettato di essere dietro l'attacco, anche se non ne ha rivendicato la responsabilità.

Diversi alti ufficiali militari, tra cui due comandanti delle Guardie rivoluzionarie iraniane, sono stati uccisi nell'attacco e la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei ha minacciato di "schiaffeggiare" Israele per rappresaglia.

Tuttavia l'incidente ha sottolineato la profonda animosità tra le due nazioni, radicata in decenni di rivalità geopolitica e di differenze ideologiche.

People walk past a state-organized, anti-U.S. mural painted on the wall of the former U.S. Embassy in Tehran, Iran, on Aug. 19, 2023.
People walk past a state-organized, anti-U.S. mural painted on the wall of the former U.S. Embassy in Tehran, Iran, on Aug. 19, 2023.AP Photo/Vahid Salemi

Breve storia 

Inizialmente, durante il regno della dinastia Pahlavi in Iran, le relazioni bilaterali erano relativamente pacifiche. L'Iran è stato persino uno dei primi Paesi a maggioranza musulmana a riconoscere la statualità di Israele.

Ciò rientrava nell'impostazione diplomatica di Israele di creare legami con i vicini non arabi, poiché le nazioni arabe che lo circondavano erano ostili dopo eventi come la "Nakba" e la Guerra dei sei giorni.

Le dinamiche sono cambiate drasticamente con la Rivoluzione iraniana del 1979, che ha visto l'istituzione della Repubblica islamica anti-occidentale sotto la guida dell'ayatollah Khomeini.

Questo cambio di regime ha portato alla rottura dei legami diplomatici tra Iran e Israele, con i nuovi governanti teocratici iraniani che non riconoscevano la legittimità dello Stato ebraico e si mobilitavanoa sostegno dei musulmani in Palestina, denunciando Israele come una creazione imperialista degli Stati Uniti.

Alla rottura è seguita una pace fredda. Poi in Israele all'inizio della metà degli anni '90 è salito al governo Yitzhak Rabin, che ha adottato una posizione più assertiva nei confronti dell'Iran.

A cambiare gli equilibri anche la sconfitta dell'Iraq da parte degli Stati Uniti nella Guerra del Golfo, che ha spostato il potere regionale verso Israele e l'Iran.

La retorica tra le due Nazioni si è poi intensificata durante la presidenza iraniana di Mahmoud Ahmadinejad negli anni Duemila, che ha rilasciato dichiarazioni incendiarie contro Israele, esacerbando la tensione da entrambe le parti. 

Il perseguimento della tecnologia nucleare da parte dell'Iran a partire da quegli stessi anni ha fatto scattare un campanello d'allarme in Israele e non solo, con il timore di una potenziale corsa agli armamenti nucleari nella regione.

Sfere di influenza e guerre per procura

Uno dei principali fattori di conflitto tra Iran e Israele è la ricerca di influenza in Medio Oriente attraverso guerre per procura.

L'Iran ha una lunga storia di sostegno a gruppi militanti come Hezbollah nella guerra del Libano del 2006 e Hamas nella Striscia di Gaza, entrambi impegnati in conflitti armati con Israele.

Israele ha condotto numerosi attacchi militari contro obiettivi iraniani in Siria, percependo la presenza di Teheran come una minaccia diretta alla propria sicurezza.

Il capo delle Guardie rivoluzionarie iraniane Hossein Salami durante una cerimonia, 2 novembre 2019
Il capo delle Guardie rivoluzionarie iraniane Hossein Salami durante una cerimonia, 2 novembre 2019AP Photo/Vahid Salemi

Iran e Israele sono impegnati in un prolungato conflitto per procura dal 1985, che ha plasmato in modo significativo il panorama geopolitico del Medio Oriente. Entrambi i Paesi hanno fornito sostegno alle fazioni opposte in Siria e nello Yemen.

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In Siria, l'Iran ha appoggiato il governo siriano, mentre Israele ha sostenuto i gruppi di opposizione. Nello Yemen, l'Iran ha sostenuto i ribelli Houthi, mentre Israele ha assistito la coalizione a guida saudita contro i ribelli.

Questi conflitti sono guidati da interessi geopolitici: ogni Stato cerca di indebolire l'altro o di raggiungere obiettivi che rafforzino la sua posizione. 

Le ostilità si sono estese ad ambiti quali gli attacchi informatici e il sabotaggio, prendendo di mira le infrastrutture dell'altro, compresi impianti nucleari e petroliere.

Intreccio nella guerra tra Israele e Hamas

Il conflitto in corso tra Israele e Hamas a Gaza ha ulteriormente acuito le tensioni nella regione.

I leader iraniani hanno apertamente criticato le operazioni militari di Israele a Gaza, esprimendo sostegno ad Hamas e ad altri gruppi impegnati in attacchi contro obiettivi israeliani.

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La recente escalation di violenza a Gaza ha esacerbato una situazione già instabile, sollevando preoccupazioni sul potenziale di ulteriori conflitti in tutto il Medio Oriente.

Il conflitto tra Iran e Israele ha implicazioni significative non solo per la regione, ma anche perattori internazionali come gli Stati Uniti. Essendo Israele un alleato chiave di Washington, qualsiasi escalation delle tensioni potrebbe attirare il coinvolgimento americano, con ripercussioni su interessi strategici più ampi in Medio Oriente.

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